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mi sono fatto una trans cinese


di amolafi
07.06.2013    |    42.285    |    4 9.1
"Al lunedì torno al posto dell'appuntamento ma non ci sono né lei né lui..."
Stavo tornando da una cena con vecchi colleghi di lavoro e, come spesso succede, mi ero fatto un giro per la città in cerca di qualcuna/o che mi ispirasse una bella scopata prima di tornare a casa. Tante ragazze giovani ma, a mio vedere, troppo fredde e professionali (come battone) già nell'approccio e nessuna che mi aveva ispirato ed avevo deciso che non era la sera giusta. Visto che la mezzanotte era passata avevo preso la strada di casa.
Stavo uscendo dai ponti del Palmanova (a Milano) quando vedo qualcuno che chiede un passaggio con la mano alzata. Mi fermo ed è un giovane cinese che mi chiede un passaggio verso Gorgonzola. Mi dirà, sarebbe meglio dire che capirò, strada facendo, che alla Metrò lo aspettano degli amici per portarlo a casa.
Lo guardo e vedo che il viso di un ragazzino con dei bei lineamenti delicati, capelli un po' lunghini scuri e il fisico esile, continua a guardarmi e ridere. Scherzando gli chiedo se è andato in città a donne e lui non risponde e ride, gli chiedo se per caso gli piacciono gli uomini e continua a ridere. Lo guardo ancora e i nostri sguardi si incrociano. Metto una mano sulla mia patta e mi palpo per bene il cazzo mentre gli chiedo se me lo vuole palpare lui. E ride.
Abbasso la cerniera e lo tiro fuori, gli prendo la mano e la metto sul cazzo e lui palpa.
Arrivati vicino all'Auchan di Vimodrone giro a sinistra verso Cologno e appena posso mi fermo. Slaccio la cintura e abbasso i pantaloni e gli prendo la testa e lo mando giù.
Senza parlare me lo prende in bocca e comincia a ciucciarlo fino a farmi venire mentre io gli ho infilato la mano nei pantaloni e gli palpo le chiappe. Una bella bocca.
Riprendiamo la strada e lui ride. Visto che è bravo di bocca gli chiedo se possiamo vederci un'altra sera e mi fa cenno di si con la testa. Finalmente parla ma il suo è un italiano molto difficile da capire e anche lui non capisce troppo quello che dico. Comunque a parole, misto italiano e inglese, e a gesti ci mettiamo d'accordo per trovarci la sera dopo sulla statale all'uscita di Gorgonzola.
Arrivo con una decina di minuti di anticipo e non c'è nessuno, pioviggina, comincio a pensare che sarà un bidone ma resisto e decido di aspettare un quarto d'ora oltre l'orario.
Poco mi arriva da dietro e mi bussa al finestrino, mi giro e rimango senza fiato. Ha l'ombrello e un impermeabile ma il viso è truccato da donna. Veramente bella. Lo/a faccio salire e lo guardo bene, è una bella fighetta.
Mi dirigo verso il Motel sulla Rivoltana, gli chiedo se ha un documento e mi mostra una carta d'identità.
All'entrata del motel consegno i documenti e il portinaio, dopo averli guardati si abbassa per vedere chi ho con me facendo un'espressione meravigliata. Sulla carta è un uomo ma è una bella ragazzina, molto bella.
Entriamo nella camera, la/o abbraccio e come una tenera fidanzatina si abbandona tra le mie braccia. Mi porge la bocca ma io sto ancora pensando che è un uomo e la/o bacio sulla fronte e sulle guance.
Indossa un vestitino corto molto aderente che ne valorizza il fisico magro, peccato non abbia tette. Mi spoglio e poi comincio a spogliarla/o. Ha la pelle candida e liscia come quella di un bambino. Gli lascio il minuscolo tanga e la faccio adagiare sul letto andandogli sopra mentre continuo a baciarle le guance e le spalle. Mi tolgo le mutande e gli dico di girarsi. Uno spettacolo fenomenale. Un bel sederino tondo e liscio tutto per il mio cazzo, una meraviglia. Dopo averglielo appoggiato un po' in mezzo alle natiche la faccio girare e la mando giù a ciucciarmelo. Si mette in ginocchio tra le mie gambe e comincia a leccarlo e a pompare mentre guardo il profilo del suo culetto che tra poco sarà mio. E' veramente brava, ha una bocca di velluto che quasi non senti ma che riesce, nonostante la leggerezza, a eccitarmelo al massimo. Mentre pompa alza lo sguardo verso me e i suoi occhi sorridono. Al culmine dell'eccitazione le prendo la testa tra le mani e la tiro verso me e ci baciamo sulla bocca. Anche nel baciare è molto delicata. La stringo come fosse l'amore della mia vita. Non riesco più a resistere e la faccio sdraiare sulla schiena, le alzo le gambe e dopo avere scostato il piccolo tanga lo punto contro il suo buchino. La guardo e sorride.
Comincio a spingere e lentamente entro fino in fondo, è molto stretta ma mi ci trovo bene. Comincio a pompare su e giù mentre le sue gambe, dietro il mio sedere, mi attirano quando affondo. Mi abbasso e ci baciamo ancora mentre continuo a spingere a fondo. E proprio come scopare una bella ragazzina cinese, con il viso vicino al suo non posso che ammirare i bei lineamenti e i suoi occhi sempre sorridenti che non mi lasciano un istante. Sono pienamente coinvolto da questo rapporto, non sto scopando, sto facendo l'amore e sento che anche lei è presa. Continuiamo a baciarci mentre con il mio cazzo gioco dentro di lei, vorrei che non finisse mai ma l'eccitazione è tanta. Metto una mano tra noi per sentire il suo cazzo e mi trovo in mano un cosino molto piccolo, forse una decina di centimetri, molto duro. Vorrei fargli una sega per venire insieme ma la sua mano mi ferma e allontana la mia mettendosela dietro la schiena. Forse vuole che continui ad abbracciarla. Vengo con colpi lunghi e profondi dentro di lei che inarca il sedere per farmi entrare più a fondo.
Restiamo così per molto tempo sempre continuando a baciarci, poi quando è molle, scivola fuori e lei mi toglie il preservativo per continuare a baciarmelo e a leccarlo.
Ho 65 anni, sono ancora attivo ma farne due di seguito è quasi un'impresa impossibile ma la sua bocca riesce a rivitalizzarmelo in modo da metterglielo dentro ancora. Questa volta la faccio girare di spalle e mi trovo davanti la meraviglia del suo culetto, bello tondo proprio come quello di una ragazzina. Continuo a pomparlo ma non riesco a venire e dopo un po' sento che si sta un po' smollando e lo tiro fuori. Mi pento di non essere passato dall'amico farmacista a prendere qualche pillolina azzurra o gialla. Pazienza.
Tornando a casa gli dico se ci possiamo vedere ancora e lei ride. Cerco di fargli capire che il sabato e la domenica non mi è possibile perché sono sposato ma che ci possiamo vedere il lunedì sera. Ride e fa segno di si con la testa. Al lunedì torno al posto dell'appuntamento ma non ci sono né lei né lui. Sono tornato anche altre sere, avesse capito male, ma non l'ho più trovata/o.
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